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There worst book I ever read. Life changing. Where did all of that hate go? Ritual murders turned into social events for white supremacist mobs with glee in their eyes--gazing at tortured Black bodies. America will never be post-racial, too many victims need justice and collectively we keep putting off the conversation about race and white supremacy--the schizophrenic, sociopathic, genocidal idea that a lack of melanin equals superiority and gives ground to mutilate--physically, emotionally, socially--another human being whose skin is rich in melanin.… (més)
 
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nfulks32 | Hi ha 8 ressenyes més | Jul 17, 2020 |
The Tuskegee Institute records the lynching of 3,436 blacks between 1882 and 1950. This is probably a small percentage of these murders, which were seldom reported, and led to the creation of the NAACP in 1909, an organization dedicated to passing federal anti-lynching laws. Through all this terror and carnage someone-many times a professional photographer-carried a camera and took pictures of the events. These lynching photographs were often made into postcards and sold as souvenirs to the crowds in attendance. These images are some of photography's most brutal, surviving to this day so that we may now look back on the terrorism unleashed on America's African-American community and perhaps know our history and ourselves better. The almost one hundred images reproduced here are a testament to the camera's ability to make us remember what we often choose to forget.… (més)
 
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petervanbeveren | Hi ha 8 ressenyes més | Sep 24, 2018 |
This is a horrifying book that should be viewed by every American as a reminder of how, not long ago, the lynching of Black men (and sometimes Black women and children) was commonplace in the US, especially on the Southern US. What is almost more horrible than the pictures of the corpses is the faces of the spectators at these scenes of ritual violence. We need to never forget what was once done in the name of misguided justice and out of a belief that Blacks were hardly more than animals.
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bness2 | Hi ha 8 ressenyes més | May 23, 2017 |
Libro che mi è capitato sotto gli occhi assolutamente per caso (l'ha comprato mio fratello), che naturalmente colpisce subito per copertina e titolo.

Sono riprodotte un centinaio circa di fotografie e cartoline dagli anni '70 dell'800 fino alla più recente, del 1961, con scene di linciaggio avvenute prevalentemente nel sud degli Stati Uniti, e nella stragrande maggioranza dei casi contro persone di colore. Per molte delle immagini è stato possibile identificare la vittima e l'episodio, che viene succintamente riferito in appendice.

A fornire numeri, contesto e informazioni ci pensa l'introduzione. Le esecuzioni pubbliche volutamente cruente e crudeli, e la partecipazione entusiastica della folla, sono ben più antiche, nel vecchio e nuovo mondo, così come i linciaggi e la giustizia sommaria erano abbastanza comuni nel Far West: fatto sta che in questo periodo nel sud diventarono quasi la "normalità". Il fenomeno conobbe il suo picco tra la fine dell'800 e gli anni 30 del '900, cioè interessò una generazione di neri nata dopo l'abolizione della schiavitù e quindi, secondo l'opinione comune, meno "disciplinata" e "rispettosa", e potenzialmente più "pericolosa". In gran parte dei casi si veniva linciati in base ad accuse e "crimini" assolutamente triviali: anche se il "mito" dell'uomo nero dagli appetiti "bestiali" che assalta e stupra le donne bianche fornì spesso il pretesto e la giustificazione fittizia per i linciaggi, la realtà fu che spesso ciò per cui si veniva accusati e linciati erano atteggiamenti che venivano percepiti come "arroganza", "mancanza di rispetto", "troublesomeness", ovvero, in parole poche, mancata accettazione della supremazia bianca; anche neri che riuscivano a raggiungere una certa posizione di successo e prosperità economica erano a rischio. Ma non furono pochi quelli che furono impiccati o bruciati solo perché erano neri e si trovavano nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Colpisce l'assoluto senso di impunità e la sicurezza di essere nel giusto e l'assoluta pubblicità con cui avvenivano i linciaggi (in tante foto sono ritratti anche gli uccisori e gli spettatori, tranquilli, nessuno cerca di nascondersi alla macchina fotografica), cui partecipava non la feccia più primitiva e ignorante della società, ma spesso la parte più "rispettabile" della comunità. I giornali ne davano resoconti come se si trattasse di notizie qualunque (addirittura li annunciavano in anticipo per permettere al pubblico di partecipare).

I linciaggi servivano anche da "esempio" per l'intera comunità nera del luogo (da cui la relativa poca importanza che la vittima fosse o meno colpevole di ciò di cui veniva accusata); ma avevano anche una sorta di funzione "catartica" per la popolazione bianca del luogo: si legge ad esempio nell'introduzione di testimonianze di persone intervistate secondo cui, in periodi in cui linciaggi andavano man mano diminuendo, quelli che si verificavano accadevano perché "era ormai tempo" di farne qualcuno.

Insomma, una "routine" comunemente accettata, nel sud, e anzi tetragona a critiche e reazioni orripilate (che pure vi furono anche all'epoca, ovviamente).

Forse comunque colpisce ancora di più perché a testimoniarla non sono antiche incisioni o stampe di supplizi avvenuti secoli e secoli fa, ma un mezzo "moderno" come la fotografia, che ce le fa sentire veramente "contemporanee". Tra l'altro queste fotografie sono spesso opera di professionisti: venivano infatti addirittura realizzate e vendute cartoline di "ricordo" dell'evento.
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Moloch | Hi ha 8 ressenyes més | Jan 5, 2016 |

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