Gregory Bateson (1904–1980)
Autor/a de Steps to an Ecology of Mind: Collected Essays in Anthropology, Psychiatry, Evolution, and Epistemology
Sobre l'autor
Crèdit de la imatge: from Wikipedia
Obres de Gregory Bateson
Steps to an Ecology of Mind: Collected Essays in Anthropology, Psychiatry, Evolution, and Epistemology (1972) 1,216 exemplars
Naven: A Survey of the Problems suggested by a Composite Picture of the Culture of a New Guinea Tribe drawn from Three… (1936) 118 exemplars
Da Versailles alla cibernetica 1 exemplars
Una sacra unità 1 exemplars
Obres associades
Perceval's Narrative: A Patient's Account of His Psychosis, 1830-1832 (1838) — Editor, algunes edicions — 31 exemplars
Etiquetat
Coneixement comú
- Data de naixement
- 1904-05-09
- Data de defunció
- 1980-07-04
- Gènere
- male
- Nacionalitat
- UK
England - Lloc de naixement
- Grantchester, England, UK
- Lloc de defunció
- San Francisco, California, USA
- Llocs de residència
- Grantchester, England, UK
Palo Alto, California, USA - Educació
- University of Cambridge (St. John's)
Charterhouse, Godalming, Surrey, England, UK - Professions
- anthropologist
linguist
Cyberneticist - Relacions
- Mead, Margaret (first wife)
Bateson, Mary Catherine (daughter)
Bateson, William (father)
Bateson, Mary (aunt) - Organitzacions
- Esalen Institute
- Premis i honors
- Fellow, St John's College, University of Cambridge
Membres
Ressenyes
Llistes
Premis
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Autors associats
Estadístiques
- Obres
- 27
- També de
- 4
- Membres
- 2,523
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- #10,169
- Valoració
- 4.1
- Ressenyes
- 24
- ISBN
- 123
- Llengües
- 13
- Preferit
- 10
Bateson apre questa relazione - tenuta nel 1968 - proprio con l'esame di una opposizione tra due schieramenti che si contrappongono e che determinano la continuazione del conflitto impedendone la risoluzione. Non è lo schierarsi che permette di concludere il conflitto né il porsi in una posizione terza, quella che prevede la comprensione e la mediazione. Ma questa terza posizione, anche se non assicura una soluzione stabile, permette di contenere l'entità dei disequilibri che il conflitto genera.
Bateson esamina il modo in cui le popolazioni naturali si riproducono e evidenzia come l'evoluzione esponenziale delle popolazioni sia un fenomeno naturale che denota salute nelle specie che lo attuano; sono poi le dinamiche dell'ambiente che circoscrivono e limitano questi sviluppi contenendoli entro limiti che garantiscono la stabilità. Ma in assenza di limiti, in assenza di fattori di contenimento l'aumento esponenziale può esso stesso diventare il limite.
La comprensione di questo meccanismo diventa essenziale per la sopravvivenza.
I meccanismi che hanno permesso alla specie umana di contrastare le forze che ne hanno limitato la diffusione e moltiplicazione stanno generando squilibri di dimensioni vastissime. Un meccanismo nato per favorire la sopravvivenza - il pensiero finalizzato all'ottenimento di risultati in tempi rapidi - sta minando in profondità la nostra possibilità di sopravvivere in un pianeta che si sta facendo sempre più piccolo.
Non solo: la capacità di costruire soluzioni sempre più raffinate e necessariamente settoriali ci sta allontanando da una visione d'insieme, dalla visione sistemica di un tutto che stiamo perdendo e dal quale ci stiamo rapidamente allontanando.
Molto bello il passaggio in cui Bateson commenta il ribaltamento nella gerarchia tra mondo e mente, tra uomo e protozoi: nella concezione classica è la mente che crea il mondo; nella concezione moderna la mente prende avvio dal mondo. Siamo arrivati a questa conclusione ma sembra che non vogliamo rispettare i genitori cui dobbiamo la nostra esistenza.
Insomma, una bellissima riflessione.… (més)