Joshua Levine

I picked up this book in a charity shop drawn by the subject rather than its link to the recent film, which I haven't seen. As an insight into the experiences of some of the participants and some background to the general muddling through that, despite everything, succeeded in saving a large number of the soldiers and enabling the fight against Hitler's Germany to continue, it is interesting. However I did find the interview with the director at the start and the continual references to the film and director (the author was historical advisor on the film) rather distracting and unnecessary and seemed a bit of a 'puff' for the film.

There was also a chapter at the end about the film and I think all the film 'stuff' could have been relegated there so that it could be ignored if the reader wished. I didn't find it that interesting although I have in the past read 'Making of' books about various films and TV programmes. I also found it odd that the photograph section was continually switching between photos of the real events and colour pictures from the film. So with all that in mind I would rate this at 3 stars.… (més)

In questo libro Levine ripercorre la breve ma importante storia di uomini e istituzioni britanniche che hanno messo in piedi una rete di disinformazione che ha contribuito in modo determinante alla riuscita dello sbarco in Normandia nel 1944.

L'opera si divide in due parti: nella prima vengono presentati gli uomini dei servizi segreti britannici che per primi capirono l'importanza di spie doppiogiochiste sotto il loro controllo e le spie vere e proprie che entrarono a far parte di questo dipartimento, il Double Cross.
Nella seconda parte invece vengono analizzate le dinamiche effettive che, tra attenta pianificazione e alterne fortune, consentirono di fornire ai tedeschi le informazioni fuorvianti che permisero alle truppe alleate di sbarcare in Francia.

E' interessante come le "spie" che i tedeschi credevano al loro servizio poco o niente avevano da spartire con gli agenti segreti a cui ci hanno abituati cinema e letteratura. Fantasiosi megalomani, contadini, dongiovanni, studenti... Nessuno di loro aveva una formazione specifica e quel che per loro tramite si riuscì a realizzare ha dell'incredibile.

Opera davvero molto interessante per la luce che getta sui meno conosciuti "dietro le quinte" della IIGM che hanno gettato le basi per quel gioco di spionaggio e controspionaggio che poi sarà il fulcro della guerra fredda. La seconda parte diventa un po' difficile da seguire a meno che non si sia abbastanza avezzi con la composizione di un esercito; per quanto mi riguarda, tra battaglioni, corpi d'armata e armate a un certo punto mi sono arresa (il che non mi ha impedito di apprezzare il quadro nell'aspetto generale).

Lo stile è leggero e a tratti divertente, tanto che i pochi dettagli tragici colpiscono di più proprio perché del tutto inattesi.

Se devo trovargli un difetto è che l'autore spesso dà troppi dettagli, in particolare nella prima parte, rendendo la narrazione poco incisiva e, a tratti, noiosa.

Nel complesso, un'ottima lettura per gli appassionati del genere.… (més)