Giuseppe Scaraffia

Un repertorio di una cinquantina di "schede", di qualche pagina ciascuna, che descrivono situazioni, luoghi, oggetti, sensazioni, figure tratte dal cinema e dalla letteratura poliziesca e/o spionistica, quella in cui l'assassinio, la strage e -più in generale- la morte (ovviamente cruenta) sono elementi cardine del racconto. Da Hitchcock a Nero Wolfe, da Rambo a CSI, da Colombo a Marlowe, il repertorio è ampio e non usuale.
Ricorda (alla lontana) la struttura ed il senso delle carte di Propp a proposito delle fiabe e delle favole. Non solo per gli appassionati del settore.… (més)

L'800 europeo (in particolare Parigi, ma ancha altrove c'era poco da scherzare) è stato pieni di bei nomi e di gran mondo: letterati, pittori, musicisti, politici e ministri, presidenti, Case reali. La Belle Epoque, mica per caso si chiamava così.
Cosa li accomunava tutti (non uno escluso)? I soldi, naturalmente, ma anche - grazie a questi - la frequentazione assidua, esplicita e spesso esibita di improbabili contesse, sedicenti attrici e cantanti o ballerine, esplicitamente anzi esibitamente dedite all'amore a pagamento. Non puttane da strada, per carità!, ma cortigiane e mantenute con pretese economiche da capogiro.
Alcune notissime anche al grande pubblico (Lola Montez), altre meno, ma quasi tutte finite nella storia dell'arte (quadri, sculture) e nella letteratura classica (romanzi, pieces teatrali, memorie di tempi perduti).
Il libro, con tono leggero ed ironico ma accompagnato da un apparato bibliografico significativo, descrive la vita di 18 di loro, con umanità e con un certo gusto per gli aneddoti ed i particolari, e ne cita, qua e là, anche altre. Ma chissà poi quante erano (sono?) davvero.… (més)