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1nrebaudo48
Che cosa ne pensate del concetto che ha del concetto che ha della Storia la scrittrice Elsa Morante nel suo libro: La Storia ?
3aleguc
L'epigrafe del romanzo riprende la frase che il principe Andrej di Guerra e Pace sente dopo che è stato ferito. Sto citando a memoria, quindi non mi ricordo perfettamente. Comunque la struttura del romanzo della Morante, che alterna capitoli narrativi a "cronologie" ricalca perfettamente lo schema di Guerra e Pace, dove i capitoli si alternano nello stesso modo (la storia vs. la Storia). Il modello è sicuramente "alto".
E' una visione sconsolata, pessimista e bellissima. Dura da accettare. Ma è anche vero che senza i piccoli dell'epigrafe non esisterebbe nemmeno la Storia con la maiuscola.
Ho letto questo libro tre o quattro volte, e ogni volta mi è sembrato più bello.
Scusate lo sproloquio, ma per un simile romanzo sono disposta a rischiare di tediarvi!
E' una visione sconsolata, pessimista e bellissima. Dura da accettare. Ma è anche vero che senza i piccoli dell'epigrafe non esisterebbe nemmeno la Storia con la maiuscola.
Ho letto questo libro tre o quattro volte, e ogni volta mi è sembrato più bello.
Scusate lo sproloquio, ma per un simile romanzo sono disposta a rischiare di tediarvi!
4blimunda
Niente tedio, anzi tutto molto condivisibile, ci sta poco con quello che dici dei Promessi sposi, ma tant'è, La storia è comunque un grande romanzo di una grandissima scrittrice. Ciao Blim
5nrebaudo48
Il confronto tra "La Storia" e "Guerra e pace" è molto interessante e meriterebbe un dibattito a parte, ma mi sembra un po' azzardato. Diciamo che in Elsa Morante la Storia con la S maiuscola non esiste ma è solo una cosa opprimente e un terribile massacro, visto in chiave soggettiva e completamente negativa. In Lev Tolstoj, la Storia è un qualcosa di veramente concreto che viene fatta dagli uomini, da Napoleone e Kutuzov, dal principe Andrej, da Natascia, da Pierre e da ogni uomo anche il più infimo. Ma soprattutto la Storia viene fatta dagli eventi naturali ed ha una valenza positiva nei confronti dell'uomo. Mi riferisco alla sconfitta e alla distruzione della Grande Armata di Napoleone nella campagna di Russia, sconfitta provocata non dai soldati russi ma dal freddo, dal ghiaccio, dalla neve, dal fuoco insomma da eventi naturali che modificano radicalmente il corso della Storia.
6ousia
B. sera. Non per puro spirito di contraddizione ma tendo a discostarmi dai pareri qui letti.
Primo: L'isola di Arturo mi è parso romanzo migliore: più breve e compatto, più attento perchè meno ampio, ai legami psicologici, all'evoluzione dei personaggi, ecc.
2° Il paragone con Tolstoy è azzardatissimo: magari solo in scala. A tal guisa consiglio di leggere la intro di, credo, Garboli nella edizione Einaudi: spende buone parole su tale tema. Per me il paragone è fuori luogo
3° Quand'anche il progetto iniziale dell'autrice fosse alto, il risultato per me è rimasto al di sotto delle aspettative. Le due prospettive: macro-micro si alternano ma poi sembrano rimanere prigioniere di quello stesso schema. Il romanzo non "prende mai il volo"
4° L'opera a mio giudizio è stata sopravvalutata. Originale, per carità, ma sopravvalutata. Sicuri che, al di là del tema e dell'epilogo un po' patetico, lasci per davvero il segno? Davvero siamo ai livelli della tragedia degli 'Ntoni o della madre manzoniana che porta la figlioletta morta durante la peste di Milano nei Promessi Sposi? Non credo proprio.
Attendo repliche
Vale
LDB
Primo: L'isola di Arturo mi è parso romanzo migliore: più breve e compatto, più attento perchè meno ampio, ai legami psicologici, all'evoluzione dei personaggi, ecc.
2° Il paragone con Tolstoy è azzardatissimo: magari solo in scala. A tal guisa consiglio di leggere la intro di, credo, Garboli nella edizione Einaudi: spende buone parole su tale tema. Per me il paragone è fuori luogo
3° Quand'anche il progetto iniziale dell'autrice fosse alto, il risultato per me è rimasto al di sotto delle aspettative. Le due prospettive: macro-micro si alternano ma poi sembrano rimanere prigioniere di quello stesso schema. Il romanzo non "prende mai il volo"
4° L'opera a mio giudizio è stata sopravvalutata. Originale, per carità, ma sopravvalutata. Sicuri che, al di là del tema e dell'epilogo un po' patetico, lasci per davvero il segno? Davvero siamo ai livelli della tragedia degli 'Ntoni o della madre manzoniana che porta la figlioletta morta durante la peste di Milano nei Promessi Sposi? Non credo proprio.
Attendo repliche
Vale
LDB
7nrebaudo48
Sono d'accordo con l'opinione di ousia. Certo che non si può paragonare Elsa Morante con Tolstoj. Effettivamente l'Isola di Arturo è forse romanzo più riuscito e compatto che non la Storia. Ma forse siamo un po' fuori dal tema. La mia domanda eiguardava il concetto che ha della Storia con la s maiuscola Elsa Morante. Se sia vero che la storia viene fatta dai personaggi piccoli ed insignificanti oppure dai grandi statisti e condottieri ! Se fatta dai piccoli personaggi destinati a soccombere sotto la furia degli eventi o se fatta dalle grandi persone destinate a lasciare una loro impronta nella storia dell'umanità.
8ousia
Riguardo al tema mi viene in mente un romanzo niente male: Niente di nuovo sul fronte occidentale. Ecco, in quel finale davvero sia ha la sensazione che la Storia e la storia collimino.
Quello davvero è un romanzo che mi piacevolmente colpito, per tacere dell'ultimo clamoroso capitolo de Il tamburo di latta: un manifesto del '900!
Quello davvero è un romanzo che mi piacevolmente colpito, per tacere dell'ultimo clamoroso capitolo de Il tamburo di latta: un manifesto del '900!
9nrebaudo48
Ecco, continuiamo a segnalare romanzi che mettono in evidenza la Storia con la S maiuscola e la storia fatta dalle persone insignificanti e dire se ciò è possibile.
10ousia
Aggiungo, forse, il Viaggio al termine della notte, di P. Celine, specie il primo centinaio di pagine.
11dzog
Nell' Uomo senza Qualità vedevo iniziare molte storie, alcune finivano in vicoli ciechi
però lo ricordo come un bel romanzo
"sperimentale"
e "classico"
al contempo
però lo ricordo come un bel romanzo
"sperimentale"
e "classico"
al contempo
12IoAnnalisa
Mi pare che nell' Uomo senza senza qualità vi sia piuttosto un'alienazione dalla Storia e l'inconcludenza della storia individuale del protagonista
14Ruitor2
Per chi è interessato presso il forum:
http://podcasthall.forumcommunity.net/
è possibile scaricare i file mp3 della lettura del romanzo "La storia" prodotta da radio tre qualche anno fa.
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è possibile scaricare i file mp3 della lettura del romanzo "La storia" prodotta da radio tre qualche anno fa.