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Il 24 novembre è il compleanno di un prete anglicano vissuto nel 18° secolo, molto noto ai suoi tempi per le sue relazioni sentimentali. Nacque nella contea di Tipperary in Irlanda, nel 1713. Scrisse un libro rivoluzionario, un'opera letteraria che è alla base del romanzo moderno: "La vita e le opinioni di Tristam Shandy, Gentiluomo". Una storia che si dipana per circa ottocento pagine, ma che non stanca e non annoia mai. Un flusso continuo della coscienza che ricorda la bacheca dei moderni social network. La prima edizione del romanzo vide la luce nel 1759 e fu un successo nonostante la tecnica narrativa del tutto nuova ed imprevista nella quale la vita e le opinioni di Tristam sono scritte. E’ quella che poi è divenuta nota con l’espressione di "flusso della coscienza". James Joyce, Virginia Woolf, Flann O’Brien, Thomas Pynchon ed alla quale anche Vladimir Nabokov e Salmon Rushdie si sono rifatti. Goethe, invece, definì Sterne “un modello in nulla, in tutto un suggeritore ed uno stimolatore”. Aveva forse, secondo lui, già anticipato quello che sarebbero stati poi i moderni siti sociali con il loro inarrestabile flusso confusionale. Il genere di questo libro è una gioiosa e comica autobiografia romanzata che divenne popolarissima a quei tempi. E' stato trasformato anche in fumetto, come dalla immagine che correda questo post. Ancora oggi attira i lettori nonostante le numerosissime divagazioni quanto mai assurde, impreviste ed imprevedibili su ogni sorta di argomento: etica, teologia, filosofia, sesso, politica. C’è di tutto in questo libro ed ogni occasione è buona per parlarne. Non mancano le pagine bianche, oscuri estratti di dibattiti teologici oltre a rappresentazioni grafiche della linea narrativa. Sterne aveva 47 anni quando apparve il primo volume della storia. Prima aveva pubblicato solo sermoni. Divenne subito famoso anche se i critici del suo tempo non lo compresero e non lo apprezzarono. Non meraviglia affatto una cosa del genere. Il libro, o meglio la sua tecnica narrativa, era troppo avanti al tempo in cui apparve. Eppure la gente, il pubblico dei lettori apprezzarono queste idee ed opinioni, o meglio il modo con il quale le stesse vennero presentate. Segno evidente del fatto che Sterne aveva saputo comprendere il modo in cui la gente comune pensa dentro di sé e comunica con gli altri. Alla stessa maniera di Mark Zuckenberg. Un flusso di pensiero solo in apparenza sconnesso. Il critico E. M. Forster ha scritto che “c’è un dio nascosto in “Tristam Shandy”, si chiama “confusione”. Alcuni lettori non sanno accettarla. La confusione è quasi incarnata. Rivelarne le fattezze sgradevoli non era proprio l’intenzione di Sterne e perciò è la divinità che si cela dietro il suo capolavoro, l’esercito della indicibile confusione, l’universo come una castagna bollente”. Non ci vedete un luogo che tutti conosciamo molto bene, che va sotto il nome moderno di FB? Carlo Levi, ancora più incisivamente ha scritto: “Per fuggire dal tempo bisogna rifugiarsi prima del tempo, nella pura durata. Il tempo, la morte, sono la “pagina nera” che la sagacia del mondo non sa decifrare. Ad essa Sterne contrappone la sua “pagina marmoreggiata”, turbinosa e labirintica: il simbolo caotico di una durata prenatale. E’ in questo labirinto che egli si aggira. Questa è la sua modernità”. Sterne in effetti non fa altro che anticipare quello che poi compirà, un secolo e mezzo dopo, James Joyce: il rinnovamento totale e la riscoperta del mondo umano attraverso il linguaggio. In questo sta la sua “modernità” che è ancora oggi e sempre “moderna”. La ritroviamo nei siti sociali, appunto. Sempre avanti con la "confusione". Che è poi, tutto sommato, la confusione della vita. Qualcuno la chiamò Babele ... Laurence Sterne non fu fortunato col suo matrimonio sin dall’inizio e non lo nascose, scrivendone direttamente nel suo libro quando assume la identità di Tristam per descrivere le sue sofferenze d’amore. Dopo la pubblicazione dei primi due volumi la sua salute cominciò a declinare. Ma riuscirà a pubblicare altri sette volumi della storia prima di morire di pleurite a soli 54 anni. Per me, questo libro resta un capolavoro. L’ho letto e riletto diverse volte. In italiano è quanto mai piacevole. Ma in lingua originale è una sfida per chi crede di sapere l’inglese. Provare per credere! Tediously brilliant. Zoals bij zovele andere lezers wekte dit vroegmoderne boek bij mij afwisselend gevoelens van ergernis én van geamuseerdheid op. De ergernissen hebben natuurlijk te maken met de eindeloze digressies, die Sterne trouwens bewust als stijlfiguur gebruikt, maar waar je wel hoorndol van wordt. En de geamuseerdheid vooral met de komische situaties die hij beschrijft, de kleinmenselijke trekken van zijn personages, en de pseudo-geleerde stijl. De humoristische elementen buitelen over elkaar, en drijven het satirisch gehalte van dit boek zeker bijna tot op het niveau van de Don Quichote. De verwijzingen naar Cervantes en Rabelais zijn trouwens dikwijls ook expliciet. Ik moet bekennen dat ik dit boek niet helemaal gelezen heb. Na de eerste twee delen heb ik grote gedeelten overgeslagen, maar ik ben wel tot het einde door blijven lezen. En dan viel het me op dat Sterne’s digressies iets beperkter werden, dat hij veel frequenter naar zijn eigen, slechte gezondheidstoestand verwees, en dat zijn levensverhaal meer en meer een reisverslag werd. Alleen de antipathieke, dikwijls misogyne uitlatingen van zijn vader, en de militaire stokpaardjes van zijn veel sympathieker oom Toby, blijven een constante. Dikwijls wordt Jean-Jacques Rousseau aangewezen als de eerste schrijver die een echte autobiografie neerpende (in zijn Confessions). Dat werd gepubliceerd in 1770. Met deze Tristram Shandy was Sterne hem 10 jaar voor, maar eigenlijk is het tegelijk een aanfluiting van een genre dat ooit stevig in de canon van de Westerse literatuur zou komen. I'm trying to think of something nice to say, but I can't! This is a "novel" with chaotic form, sub-standard grammar, punctuation and spelling. Again, I don't know the author personally, but in this case he was long-winded. He digressed so much that I forgot what the point of the paragraph or even the sentence was--if there was a point. The entire novel was a series of digressions until I had no idea what the novel was about. It is advertised as "bawdy" humor, which I'm not opposed to--but nothing but downright trash here. Why oh why did I continue to read this? It's a compulsion to finish, I must S.T.O.P.! I thought certainly it would get better, after all, it's a classic! 735 pages Pertany a aquestes col·leccions editorialsArion Press (26) Everyman's Library (617) — 15 més Penguin English Library, 2012 series (2012-10) Perpetua reeks (69) The Pocket Library (PL-511) A tot vent (308) Visual Editions (1) Winkler Weltliteratur Dünndruckausgabe (Sterne 1) The World's Classics (40) Contingut aThe World's Greatest Books Set de Arthur Mee (indirecte) Abreujat aHa inspiratTé un estudiTé un comentari al textTé una guia d'estudi per a estudiants
Introduction and Notes by Robert Folkenflik Rich in playful double entendres, digressions, formal oddities, and typographical experiments, "The Life and Opinions of Tristram Shandy, Gentleman "provoked a literary sensation when it first appeared in England in a series of volumes from 1759 to 1767. An ingeniously structured novel (about writing a novel) that fascinates like a verbal game of chess, "Tristram Shandy "is the most protean and playful English novel of the eighteenth century and a celebration of the art of fiction; its inventiveness anticipates the work of Joyce, Rushdie, and Fuentes in our own century. This Modern Library Paperback is set from the nine-volume first edition from 1759. No s'han trobat descripcions de biblioteca. |
Cobertes populars
![]() GèneresClassificació Decimal de Dewey (DDC)823.6Literature English & Old English literatures English fiction Later 18th century 1745-1800LCC (Clas. Bibl. Congrés EUA)ValoracióMitjana:![]()
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Inspired, metatextual, unbeatable silliness. (