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S'està carregant… Morituri te salutant (1994)de Danila Comastri Montanari
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Apunta't a LibraryThing per saber si aquest llibre et pot agradar. No hi ha cap discussió a Converses sobre aquesta obra. “...mentre il corteo preceduto dalle torce cominciava a snodarsi per le strade affollate e chiassose della capitale del mondo.” Altra avventura per Publio Aurelio, questa volta alle prese con l’assassinio di un gladiatore, di cui farebbe volentieri a meno di occuparsi, visto il suo scarso interesse per i ludi gladiatori, se non fosse chiamato in causa direttamente dall’imperatore che gli chiede, in nome della vecchia amicizia, di far luce su questo strano omicidio che ha tolto di mezzo il migliore dei gladiatori sulla piazza di Roma e che minaccia di procurargli qualche grattacapo. Il prode senatore si darà da fare non poco per venire a capo del delitto scoprendo, dietro un apparente giro di scommesse clandestine, un piano criminale ben più grave e pericoloso. E qui servirà tutta l’astuzia del nostro investigatore per trascinare i colpevoli davanti all’imperatore che, da quanto si scoprirà, ne era interessato più di quello che avrebbe sospettato… Come ho gia avuto modo di dire, questa serie è molto ben curata. Questa volta l’autrice approfitta dell’argomento per parlare del mondo dei gladiatori, come al solito con dovizia di particolari e senza inutili esagerazioni, tracciando anche un bilancio, critico e tragico nello stesso tempo, di quello che costò lo svolgimento dei giochi gladiatori, per molti secoli, in termini di animali uccisi, dando così inizio alla prime estinzioni delle varie specie, nelle rispettive aree geografiche di appartenenza. Si dà per scontato che oltre agli animali, nelle arene, morirono anche molti uomini, ma credo che questa sia un’altra storia… Era davvero molto che non mi divertivo così a leggere. I libri della Comastri sono veloci, piacevoli e gustosi. La coppia formata dai novelli Sherlock e Watson, Senatore Publio Aurelio Stazio ed il suo segretario Castore, non risparmiano allegre risate al lettore. Anche questo, come gli altri libri sul patrizio investigatore dell'Antica Roma, è un libro pieno di colpi di scena e divertimento assicurato mentre in poche pagine si riesce a sapere molto di più sulla Città Eterna che ore ed ore di documentari. Consigliatissimo. Livre composé d'un court roman "Morituri te salutant", et d'une nouvelle "Une déesse pour Publius Aurélius Statius" (concernant des malversations dans un temple d'Isis). L'auteur s'attache à nous dépeindre des scènes de la vie romaine antique avec un certain soucis du détail et de la véracité historique. Les interactions entre le personnage principal et son affranchi rusé, débrouillard et un peu trop familier sorti tout droit des fourberies de Scapin sont assez amusantes. Mais dans l'ensemble la sauce n'a pas pris pour moi. Peut-être parce que même s'il court parfois certains risques, le personnage a d'emblée un peu tout à ses pieds et toutes les facilités (riche, beau, jeune, tombeur de femmes, haut statut politique, bien vu de l'Empereur, etc...) qui diminuent quelque peu les enjeux et ne le rendent finalement pas si attachant que ça. Sense ressenyes | afegeix-hi una ressenya
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Google Books — S'està carregant… GèneresClassificació Decimal de Dewey (DDC)853.914Literature Italian Italian fiction 1900- 20th Century 1945-1999LCC (Clas. Bibl. Congrés EUA)ValoracióMitjana:
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Stavolta si indaga nell'ambiente dei gladiatori e come al solito l'autrice è molto brava nel creare uno scenario realistico senza lasciarsi intralciare da moralismi moderni: l'unico a farsi scrupoli di coscienza è Aurelio (ovviamente, poteva mai essere meno che perfetto?), ma è sempre bene attenta a mostrarci come sia una posizione assolutamente anomala e non condivisa da nessuno.
Il mistero è meno interessante dei precedenti perché la direzione delle indagini è quasi univoca, si capisce abbastanza presto chi è il colpevole, ed il colpo di scena finale è troppo improvvisato per stupirci davvero. Qui però sono particolarmente gustose le scenette coi comprimari, tutti in splendida forma e pronti perfino a farci dimenticare l'antipatia che suscita quel perfettino del senatore Stazio.
Leggere questa serie è sempre piacevole: non entrerà negli annali della letteratura ma regala momenti di autentica spensieratezza, e non mi sembra cosa da poco. ( )