Death by the Riverside è un giallo un po’ atipico, principalmente perché non si presenta come tale: inizia con incarico abbastanza semplice per la nostra protagonista, la detective privata Micky Knight, ma serve a noi per conoscere questa ricchissima famiglia, gli Holloway, dai traffici poco puliti. Il romanzo, poi, ci mette parecchio ad arrivare all’indagine vera e propria, che si rivelerà comunque avara di attività investigativa.

Questa lentezza nel portare avanti la trama del giallo, ci permette di fare conoscenza con Micky Knight, una donna con scarsi mezzi finanziari, una gatta di nome Hepplewhite, un’insana passione per lo Scotch e poco incline alle relazioni a lungo termine. Sappiamo che ha un passato tragico (e nel corso del romanzo scopriremo quanto) e una zia bigotta e intollerante che l’hanno resa poco indulgente nei confronti del perbenismo, del razzismo e dell’omofobia.

Quindi nel romanzo non manca un’attenzione speciale alle tematiche queer e femministe: in particolare, queste ultime di sostanziano nel demolire l’ideale dell’uomo etero salvatore della pulzella. In Death by the Riverside non solo Micky è capace di salvarsi da sola, ma il tipico bravo ragazzo alla prova dei fatti si dimostra il personaggio più mediocre del romanzo. Forse anche troppo: oggi probabilmente preferiremmo una critica più sottile, ma è un romanzo del 1990, quindi glielo si perdona volentieri (soprattutto sapendo che gran parte degli uomini cis, allo ed etero ancora si crogiolano nei loro sozzi privilegi).

Probabilmente è un romanzo che farà storcere il naso ai puristi del genere: troppo focalizzato sulle vicende personali della protagonista e delle sue amiche/amanti e poco sugli intrighi e i misteri da risolvere. A me è piaciuto anche per questo e penso che sarebbe ottimo materiale per farne una serie tv (chi di dovere noti questa serie, grazie!). ( )

Love this book! Re-reading it because we're featuring it on episode 18 of Cocktail Hour.
http://www.cocktailhour.c-spot.net/archives/72 ( )

Not bad. I liked Hutch and Millie, and Barbara and her kids/mom. I'm not sure how I feel about Micky and her posse yet.

The story started out slowly and a couple of times at the very beginning I debated whether or not to put it down (I have Watchmen and The Blood Books, Vol 2 waiting for me, among other things), but I stuck with it, and it did not so much get better but get more fluid and start to fit together a bit tighter.

Will I read the next in the series right away, probably not, but the rest of the series is definitely on my to be read list ( )

This is a very good book. A romping good adventure (with a few stretches of credibility). And a good love story. Hope to see more of Torbin. ( )

Another terrific Mickey Knight adventure. I enjoyed the plot of "Jocasta" a bit better, but this was still a full, satisfying read. That is what makes the books so good - they have a meaty plot and substance. Too many 'tec stories rely a bit much on coincidence and thin plots. ( )