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"Tomorrow in the Battle Think on Me" is a riveting novel of infidelity and a man trapped by a terrible secret. Marta has only just met Victor when she invites him to dinner at her Madrid apartment while her husband is away on business. When her two-year-old son finally falls asleep, Marta and Victor retreat to the bedroom. Undressing, she feels suddenly ill; and in his arms, inexplicably, she dies. What should Victor do? Remove the compromising tape from the answering machine? Leave food for the child for breakfast? These are just his first steps, but he soon takes matters further; unable to bear the shadows and the unknowing, Victor plunges into dark waters. And Javier Marias, Europe's master of secrets, of what lies reveal and truth may conceal, is on sure ground in this profound, quirky, and marvelous novel.… (més)
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Per Mercedes López-Ballesteros, che mi ha sentito dire la frase di Bakio e ha conservato per me le mie righe.
Primeres paraules
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No one ever expects that they might some day find themselves with a dead woman in their arms, a woman whose face they will never see again, but whose name they will remember.
Citacions
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Sembra un dato di fatto che l'uomo - e forse la donna ancora di più - abbia bisogno di una certa dose di finzione, vale a dire, abbia bisogno dell'immaginario oltre che dell'accaduto e del reale. Non mi spingerei fino al punto di usare espressioni che trovo risapute o kitsch, come affermare che l'essere umano ha biosgno di "sognare" o di "evadere" (un verbo, quest'ultimo, molto mal visto negli anni settanta, sia detto en passant. Preferisco dire che ha bisogno di conoscere il possibile oltre che il vero, le congetture e le ipotesi e i fallimenti oltre ai fatti, ciò che è stato tralasciato e ciò che avrebbe potuto essere oltre a quello che è stato. Qiando si parla della vita di un uomo o di una donna, quando se ne traccia una ricapitolazione o un riassunto, quando se ne racconta la storia o la biografia, in un dizionario o in una enciclopedia o in una cronaca chiacchierando tra amici, si è soliti raccontare ciò che quella persona ha portato a compimento e ciò che è effettivamente accaduto. In fondo, tutti abbiamo la stessa tendenza, vale a dire quella di vederci nelle diverse fasi della nostra vita come risultato e compendio di ciò che è accaduto e di ciò che abbiamo ottenuto e di ciò che abbiamo realizzato, come se fosse soltanto questo che costituisce la nostra esistenza. E dimentichiamo che quasi sempre le vite delle persone non sono soltanto questo: ogni percorso si compone anche delle nostre perdite e dei nostri rifiuti, delle nostre omissioni e dei nostri desideri insoddisfatti, di ciò che una volta abbiamo tralasciato o non abbiamo scelto o non abbiamo ottenuto, delle numerose possibilità che nella maggior parte dei casi non sono giunte a realizzarsi - tutte tranne una, alla fin fine -, delle nostre esitazioni e dei nostri sogni, dei progetti falliti e delle aspirazioni false e deboli, delle paure che ci hanno paralizzato, di ciò che abbiamo abbandonato e di ciò che ci ha abbandonati. Insomma, noi persone forse consistiamo tanto in ciò che siamo quanto in ciò che siamo stati, tanto in cio che è verificabile e quantificabile quanto in ciò che è più incerto, indeciso e sfumato, forse siamo fatti in egual misura di ciò che è stato e di ciò che avrebbe potuto essere.
(Epilogo: Quello che succede e quello che non succede)
Darreres paraules
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E quanto poco rimane di ogni individuo nel tempo inutile come neve scivolosa, di quanto poco rimane traccia, e di quel poco tanto si tace, e di quello che non si tace si ricorda dopo soltanto una parte minima, e per poco tempo: mentre viaggiamo verso il nostro sfumare lentamente per transitare soltanto alla schiena o al rovescio di quel tempo, dove non si può continuare a pensare se non si può continuare a prendere commiato: "Addio risate e addio oltreggi. Non vi vedrò più né voi mi vedrete. E addio ardore, addio ricordi.".
Quando starò scrivendo il prossimo romanzo, e di tanto in tanto farò una pausa e alzerò lo sguardo e mi estranierò dall'immaginario che mi avrà assorbito per un lungo momento, potrò pensare che, contrariamente alle mie previsini e apprensioni, una volta, molto lontano dal mio paese, vi sono stati lettori generosi e attenti che non soltanto condividono la lingua in cui mi esprimo ma che hanno voluto interessarsi a ciò che ho inventato e aggiunto al cumulo interminabile di ciò che allo stesso tempo non succede e succede o, ed è la stessa cosa, di ciò che avrebbe potuto e può essere.
(Epilogo: Quello che succede e quello che non succede)
"Tomorrow in the Battle Think on Me" is a riveting novel of infidelity and a man trapped by a terrible secret. Marta has only just met Victor when she invites him to dinner at her Madrid apartment while her husband is away on business. When her two-year-old son finally falls asleep, Marta and Victor retreat to the bedroom. Undressing, she feels suddenly ill; and in his arms, inexplicably, she dies. What should Victor do? Remove the compromising tape from the answering machine? Leave food for the child for breakfast? These are just his first steps, but he soon takes matters further; unable to bear the shadows and the unknowing, Victor plunges into dark waters. And Javier Marias, Europe's master of secrets, of what lies reveal and truth may conceal, is on sure ground in this profound, quirky, and marvelous novel.