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Dreamland: Adventures in the Strange Science of Sleep (2012)

de David K. Randall

MembresRessenyesPopularitatValoració mitjanaMencions
4031962,598 (3.52)18
Examines the complex world of sleep and discusses whether or not women sleep differently than men and if killing someone while sleepwalking would count as murder.
Cap
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Es mostren 1-5 de 19 (següent | mostra-les totes)
a light and interesting look at what we do and how much we do not know about sleep ( )
  cspiwak | Mar 6, 2024 |
I stumbled across this at the library and found it to be a fascinating and easy book to read. So little is known about sleep but this book shed some light on human sleep habits and recounts some interesting studies about how sleeping can impact warfare, sports and academics.

Worth reading! ( )
  hmonkeyreads | Jan 25, 2024 |
Very interesting! ( )
  Siubhan | Feb 28, 2018 |
My first preference in science writing is to find a subject matter expert who is also a talented writer (such folks are few and far between). My next preference is a journalist who has some personal stake in the subject matter — in this case, a journalist who suffers from the parasomnia known as sleep walking. Dreamland is a general survey of what we know and don't know about sleep, interwoven with the kind of personal detail about researchers and patients (including the author) that makes a great story. The pace is quick and the book is short; I read the entire thing in a day. Randall doesn't spend a lot of time on each concept, but there's a bibliography if you're interested in more detail. Halfway into the first chapter I despaired that there weren't footnotes, but then I discovered the bibliography, and all was well :) ( )
  bexaplex | Feb 11, 2018 |
Essere o non essere, questo è il problema.
Se sia più nobile sopportare
le percosse e le ingiurie di una sorte atroce,
oppure prendere le armi contro un mare di guai
e, combattendo, annientarli.
Morire, dormire.
Niente altro.
E dire che col sonno mettiamo fine
al dolore del cuore e ai mille colpi
che la natura della carne ha ereditato
È un epilogo da desiderarsi devotamente.
Morire, dormire.
Dormire, forse sognare: ah, c'è l'ostacolo,
perché in quel sogno di morte
il pensiero dei sogni che possano venire,
quando ci saremo staccati dal tumulto della vita,
ci rende esistanti.
Altrimenti chi sopporterebbe le frustate e lo scherno del tempo
le ingiurie degli oppressori, le insolenze ...

Quando William Shakespeare fece dire queste famose parole ad Amleto, sapeva benissimo di cosa parlava. Le parole chiave sono quelle del mondo del sonno: dormire, sognare, morire. Qui non ci interessa la vicenda in cui il Principe di Danimarca è coinvolto, ci interessano le tre parole che abbiamo isolato dal famoso monologo. Se dormiamo, sogniamo, se non dormiamo e non sogniamo vuol dire che siamo morti. Da qui non si scappa. Trascorriamo un terzo della nostra vita a dormire.

Se non dormiamo a sufficienza, oppure se soffriamo di disturbi legati al sonno, dobbiamo provvedere. Solo di recente la scienza ha cominciato a dare importanza allo studio del sonno, ritenendolo una condizione statica durante la quale il cervello non farebbe nulla di interessante. Ma le cose sono cambiate da quando negli anni cinquanta venne scoperto il fattore REM, vale a dire il "movimento rapido degli occhi" che avviene durante una fase del sonno, una fase accompagnata, tra altre cose, anche dai sogni. Questo periodo di incoscienza è più interessante di quanto si possa immaginare.

In questo libro il giornalista scientifico David K. Randall esplora questo mondo tanto misterioso che non a caso il Bardo inglese lo collega alla morte. Lo stesso Randall se n'è interessato dopo di essere stato personalmente coinvolto in una esperienza legata al sonno: quando si accorse di essersi ferito perché ... sonnambulo. Il dottore al quale si rivolse non seppe dargli un aiuto utile su queste brutte sorprese durante il suo vagare notturno. Per questa ragione pensò bene di scriverci sopra un libro dopo di avere esplorato a fondo la realtà del sonno.

Diviso in 13 capitoli, con una introduzione ed una conclusione, Randall esamina i punti fondamentali dello stato REM e i cinque stadi del ciclo del sonno insieme a quelli che sono i benefici del sonno e i pericoli della sua privazione. Si scopre così che il sonno influisce sui muscoli, sulla formazione della memoria a lungo termine, sull'acquisizione delle abilità dell'individuo, sulla soluzione di problemi, sul controllo emotivo del soggetto che dorme e sulla creatività. Ne scaturisce che il sogno ha un ruolo molto importante in ognuna di queste attività del sonno e si conferma così la teoria di Freud il quale affermò che i sogni non sono altro che un'appagante manifestazione del subconscio.

Il nostro orologio circadiano regola il sonno. Molte nostre attività quotidiane diurne vanno in conflitto con questo schema naturale. Esse entrano in conflitto non solo con il sonno, ma anche con le stesse attività di quando siamo svegli. Fortunatamente molte organizzazioni di lavoro stanno adattando i loro cicli lavorativi a questi bisogni umani in modo da ridurre la fatica e gli stress. Sono specialmente i disordini del sonno a causare problemi quali l'apnea, il sonnambulismo con i relativi crimini ad esso connessi. Sono sorti anche diversi modi per migliorare la qualità del sonno quali ad esempio esercizi fisici, dieta, temperatura della stanza da letto, esercizi di respirazione ecc.

Ne abbiamo fatta di strada da quando gli antichi Greci ritenevano che il sonno arrivasse dopo che il cervello si fosse riempito di sangue e ci si risvegliava dopo quando lo stesso sangue ne fosse uscito. I filosofi del diciannovesimo secolo ritenevano che il cervello potesse andare a dormire soltanto se svuotato da pensieri ambiziosi e stimolanti. David K. Randall studia in profondità i vari modi di dormire, i fenomeni ad esso connessi, come il russare e il sognare, oltre al sonnambulismo di cui già si è detto e che ha provocato la sua scrittura del libro.

L'autore non manca di mettere in forte evidenza il fatto che, con i ritmi del tutto nuovi e diversi da quelli del passato, il sonno degli uomini nella sua sostanziale qualità, è del tutto diversa. E' evidente che il sonno degli antichi è molto diverso da quello di noi moderni per la semplice ragione che diverso è il nostro modo di vivere e di pensare oggi.

Se abbiamo bisogno di dormire di più e meglio a causa dei ritmi esistenziali moderni, paradossalmente dobbiamo escogitare sistemi migliori per favorire la qualità del sonno. Se un tempo si poteva riposare su un semplice letto di paglia, oggi abbiamo la possibilità di una vasta scelta di letti, materassi e quant'altro possa facilitare il dormire. Resta la necessità assoluta di dormire e di sognare, facendo seguire ai due momenti un felice risveglio terreno che ci tenga lontani dal momento finale quando ci sveglieremo definitivamente da questo sogno che è la vita. ( )
  AntonioGallo | Nov 2, 2017 |
Es mostren 1-5 de 19 (següent | mostra-les totes)
Amazon Best Books of the Month, August 2012: Forget about outer space and deep-ocean trenches. There are scientific mysteries far closer to home. In our bedrooms each night, something odd happens--we try to fall asleep. No one knows exactly why. What happens if we don't sleep? Do men sleep differently than women? Why is it so hard to put children to sleep? And if Freud was wrong about dreams, then why do we dream?

In Dreamland: Adventures in the Strange Science of Sleep, David K. Randall answers these questions and more. He takes us through the history of human thinking about sleep, all the way up to the latest rest techniques used by Olympic athletes. You'll sleep better having read this book.
afegit per BeWell | editaAmazon.com
 
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Referències a aquesta obra en fonts externes.

Wikipedia en anglès (1)

Examines the complex world of sleep and discusses whether or not women sleep differently than men and if killing someone while sleepwalking would count as murder.

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