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S'està carregant… Frieda: a novel of the real Lady Chatterley (edició 2019)de Annabel Abbs (Autor)
Informació de l'obraFrieda: a novel of the real Lady Chatterley de Annabel Abbs
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Distincions
The moving story of Frieda von Richthofen, wife of D.H. Lawrence - and the real-life inspiration for Lady Chatterley's Lover, a novel banned for more than 30 years Germany, 1907. Frieda, daughter of aristocrat Baron von Richthofen, has rashly married English professor Ernest Weekley. Visiting her family in Munich, a city alive with new ideas of revolution and free love, and goaded by a toxic sibling rivalry with her sisters, Frieda embarks on a passionate affair that is her sensual and intellectual awakening. England, 1912. Trapped in her marriage to Ernest, Frieda meets the penniless but ambitious young writer D.H. Lawrence, a man whose creative energy answers her own needs. Their scandalous affair and tempestuous relationship unleashes a creative outpouring that will change the course of literature - and society - forever. But for Frieda, this fulfilment comes at a terrible personal cost. Who was the real Lady Chatterley? A stunning novel of emotional intensity, Frieda tells the story of an extraordinary woman - and a notorious love affair that became synonymous with ideas of sexual freedom. No s'han trobat descripcions de biblioteca. |
Debats actualsCapCobertes populars
Google Books — S'està carregant… GèneresClassificació Decimal de Dewey (DDC)823.92Literature English & Old English literatures English fiction Modern Period 2000-ValoracióMitjana:
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Non ho mai letto Lawrence, quindi chissà, il problema è mio, ma l'impressione di lui che ho ricavato da questo romanzo è di un idiota presuntuoso incapace di scrivere. La narrazione prova disperatamente a convincerci della genialità di quest'uomo e del suo ruolo di fondamentale importanza nella letteratura mondiale, ma diciamo la verità - non credo siano in molti nel 2020 desiderosi di leggere i suoi romanzi; non è che uno scrittore mediocre che la storia ha cancellato. Processo inevitabile, ma forse rappresentarlo come il puù grande, innovatore, originale autore di tutti i tempi è un po' ridicolo.
Su Frieda ho poco da dire, perché è completamente priva di personalità. Lei è un'irritantissima Mary Sue, un'Anna Karenina che non ci ha creduto abbastanza, è bellissima e perfetta e con lei non ci sono mezze misure, o tutti la amano o tutti la odiano. All'autrice non è ben chiara la regola dello "show, don't tell": ci ripete che Frieda è speciale, audace, coraggiosa, diversa, più matura delle sue sorelle, ma niente di tutto ciò ci viene mostrato, e non basta dire ai lettori che un personaggio è fatto in un certo modo se poi non sei in grado di dimostrarlo. Mi dispiace molto scrivere questo, perché la vera Frieda è un personaggio estremamente affascinante, ma questa eroina di lei non ha nulla. La sua relazione con Lawrence è abusiva e francamente spaventosa; sì, è una rappresentazione accurata del loro effettivo rapporto, ma ciò non toglie che qui venga giustificata in nome del vero amore e dell'arte e dell'ispirazione letteraria. Aberrante.
Per quanto riguarda lo stile, alcuni dettagli tecnici e stilistici sono molto carini, per esempio il contrasto tra il successo letterario di Ernest e i reiterati fallimenti di Lawrence, ma più andavo avanti più mi sembrava artefatto, come se l'autrice si stesse sforzando di sembrare poetica e profonda, riuscendoci solo in parte. Il romanzo è raccontato dal punto di vista di Frieda, del marito e dei figli maggiori, ma la protagonista è talmente poco sviluppata che i suoi POV risultano eccessivi e pesanti. I personaggi secondari sono decisamente più fascinosi, ma scompaiono sullo sfondo per dare più spazio a lei, scelta che rallenta molto il ritmo del romanzo.
Una vera delusione. ( )