Domenico Losurdo sostiene diverse tesi.

La critica al "marxismo umanista" che, secondo Losurdo, avrebbe svuotato il marxismo della sua dimensione politica e lo avrebbe trasformato in una sorta di filosofia morale.

La critica al concetto di "totalitarismo", che Losurdo ritiene sia stato creato ad hoc per demonizzare i regimi socialisti del XX secolo e giustificare l'imperialismo occidentale.

Critica l'approccio di Hannah Arendt, sostenendo che la sua concezione di totalitarismo non tiene conto del ruolo del colonialismo e dell'imperialismo nella formazione di regimi autoritari. Losurdo sostiene che il marxismo occidentale ha trascurato la questione coloniale, concentrandosi invece sulle questioni interne ai paesi industrializzati. Inoltre, Losurdo critica l'idealizzazione dell'Occidente come luogo di libertà e democrazia, sostenendo che questo approccio ignora il ruolo del colonialismo e dell'imperialismo nella creazione delle disuguaglianze globali.

L'importanza di riscoprire le radici "non occidentali" del marxismo, come ad esempio il pensiero di Karl Kautsky e di Antonio Gramsci, che avrebbero avuto una visione più completa e universale del marxismo rispetto ai loro colleghi occidentali.