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S'està carregant… Piper. Il canto della solitudinede Jay Asher
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![]() GèneresClassificació Decimal de Dewey (DDC)741.5 — The arts Graphic arts and decorative arts Drawing & drawings Cartoons, Caricatures, ComicsValoracióMitjana:![]()
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Maggie è una ragazza sorda che vive in un villaggio dove molte persone la trattano male proprio per questa sua disabilità. Le piace inventare storie e ha un’immaginazione molto fervida. Quando il suo villaggio viene infestato dai topi e un giovane arriva per risolvere il problema, Maggie se ne innamora; presto, però, scopre un lato più oscuro del pifferaio.
Quando ho visto questo volume in biblioteca, sono stata molto attratta dalla copertina e dal fatto che fosse un retelling di una delle storie dei fratelli Grimm (che, tra l’laltro, prima o poi dovrò leggere). Ho deciso quindi di prenderlo e non me ne sono pentita.
Per quanto riguarda la storia, l’ho trovata molto semplice ma intrigante. Era difficile mettere giù il libro per fare altro e, poi, si legge anche velocemente… Se non si sta fermi a guardare i disegni come ho fatto io! Seguiamo sia Maggie che il Pifferaio, le cui storie sono intrecciate ma il cui comportamento è molto diverso rispetto a coloro che hanno fatto loro del male.
Ovviamente non è una storia avvincente o veloce dal punto di vista della trama: anzi, l’ho trovata molto legata ai personaggi e al loro background, nonché alle loro interazioni. Ovviamente la storia non finisce bene, proprio come la storia dei fratelli Grimm, e mi è dispiaciuto molto per Maggie.
Per quanto riguarda i personaggi, ammetto che mi è piaciuto di più il Pifferaio. Non solo perché è più misterioso e serio rispetto a Maggie, ma anche per ciò che lo spinge a legarsi alla ragazza e la sua storia, che ovviamente non voglio spoilerare.
Maggie è fantasiosa e interessante a suo modo e mi è piaciuta un sacco, ma un po’ meno.
Ciò che traina entrambi è ovviamente la solitudine, che vivono in modo diverso, l’uno con rabbia, l’altra cercando vie d’uscita. È un argomento importante, che viene trattato dagli autori e dall’artista in modo molto espressivo.
Comunque, quello che mi ha attratto davvero sono i disegni, che hanno un tratto molto particolare e adatto ai ragazzi e alla storia, almeno secondo me. Non posso farvi vedere delle tavole perché l’ho già restituito in biblioteca, ma già dalla copertina potete vedere i dettagli e il tipo di disegno.
Nel complesso, un’ottima lettura a cui però manca qualcosa (non so bene cosa) per avere un voto totalmente positivo. (