Mandrake e l’uomo mascherato sono due personaggi che fanno parte, a pieno titolo, della storia della storia del fumetto mondiale. Lee Falck è il padre di tutti e due i personaggi, intrigante il mago, forte e risoluto l’uomo mascherato. Colpisce, rileggendo le tre belle storie proposte in quest’albo, “Mandrake in America”, “Il prigioniero dell’Himalaya” e “i fuorilegge dell’oceano”, la godibilità delle storie a quasi un secolo dalla loro prima apparizione nelle edicole americane; e non si può che riconoscere la straordinaria qualità dei disegnatori, Phil Davis e Ray Moore. La prima storia vede come protagonista Mandrake che insieme al suo fedele servo nubiano Lothar vive una incredibile avventura negli States, tra leoni fuggiti dallo zoo, criminali e grandi amori. Lee Falk ha già limitato i poteri del mago, concentrando l’attenzione sulle capacità come grande illusionista. Nella seconda storia entra in scena l’uomo mascherato che viene chiamato dai servizi inglesi per impedire un colpo di Stato in un Paese dell’India. Nell’ultima storia sempre l’uomo mascherato se la deve vedere con un aristocratico che fa il pirata d’alto bordo. Come detto belle le storie, e grandiosi i due personaggi.

Recensione del 10 agosto 2008
Ma chi sei Mandrake? Eppure esisteva un vero Mandrake, un prestigiatore che ha ispirato il fumetto e da lì i film e l’immaginazione popolare. Fumetto popolare, per intenderci, da quotidiani statunitensi, Mandrake è diventato un personaggio leggendario. L’ipnosi, la capacità di dare una visione immaginifica della realtà, sono sicuramente stati elementi vincenti. Il fumetto è simpatico e si legge con piacere. Phantom, l’uomo mascherato è tutt’altra cosa. E’ mistero, è avventura. Stesso autore, Lee Falck, con disegnatori diversi, Phantom è forse più avvincente nelle storie, più intrise di mistero. Giungle, Marajà, belle donne, gli danno un ulteriore mordente. Bel fumetto, anzi bei fumetti. ( )