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Fagin the Jew (2003)

de Will Eisner

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25111106,563 (3.77)13
Comics luminary Will Eisner takes on literary giant Charles Dickens, in this fascinating retelling of the life of Oliver Twist's Fagin! Imagining Fagin's impoverished childhood in the slums of London and his initiation into the criminal underworld, Eisner's story counters the anti-Semitism of Victorian literature as his gorgeous brushwork creates an evocative portrait of the era. Now with Eisner's previously unused full-color cover art! Foreword by Brian Michael Bendis! Introduction by Dickens scholar Jeet Heer!.… (més)
  1. 00
    Charles Dickens and the Street Children of London de Andrea Warren (sweetiegherkin)
    sweetiegherkin: This nonfiction book explains some more of the history of the poor in England and how this became a major theme in Dickens's works.
Cap
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A stare
con
Fagin
siam
fortunati

(83) ( )
  NewLibrary78 | Jul 22, 2023 |
Revisión del clásico Oliver Twist contada desde el punto de vista de Fagin. Si te gusta Will Eisner, merece la pena. ( )
  Carla_Plumed | Dec 3, 2018 |
In FAGIN THE JEW, Eisner proves himself to be not only a master of comic storytelling, but also an incisive literary and social critic. This project was first conceived as an introduction to a pictorial adaptation of Oliver Twist, but as he learned more about the history of Dickens-era Jewish life in London, Eisner uncovered intriguing material that led him to create this new work. In the course of his research, Eisner came to believe that Dickens had not intended to defame Jews in his famous depiction. By referring to Fagin as “the Jew” throughout the book, however, he had perpetuated the common prejudice; his fictional creation imbedded itself in the public’s imagination as the classic profile of a Jew. In his award-winning style, Eisner recasts the notorious villain as a complex and troubled antihero and gives him the opportunity to tell his tale in his own words. Depicting Fagin’s choices and actions within a historical context, Eisner captures the details of life in London’s Ashkenazi community and brilliantly re-creates the social milieu of Dickensian England.
  TBE | Nov 3, 2016 |
Nel suo Oliver Twist, Charles Dickens tratteggiò l’uomo che costringeva il bambino al crimine a tinte fosche, e lo caratterizzò con un nome, l’ebreo. E si perché Fagin è il modello di una certa iconografia che caratterizzò nell’800 la letteratura popolare europea. Eisner da ebreo intelligente propone una rivisitazione della vita di Fagin, chiaramente di fantasia, che ripercorre la storia di Oliver Twist. E così Fagin, ebreo askenazita, nasce povero ma onesto e cerca di vivere una vita onesta; ma è proprio la sua condizione di ebreo, sempre richiamato come epiteto nello straordinario lavoro di Eisner, che ne decide le sorti, in un rapporto causa effetto invertito; il crimine non deriva dall’essere ebreo, ma è l’essere ebreo che conduce Fagin al crimine. E la profondità umana del personaggio dickensiano che emerge in questo fumetto con la forza di un manifesto contro i pregiudizi, contro i luoghi comuni. In questo modo Fagin si trasforma da carnefice in vittima e la sua storia diventa uno spunto di riflessione. Il corredo di illustrazioni dell’ottocento che mostrano l’ebreo, anche nei tratti somatici e negli atteggiamenti, come potenziale criminale, anticipando le teorie lombrosiane, questa volta riferite ad un’intera razza, sono il perfetto corollario all’ennesimo capolavoro di Eisner.

Recensione del 18 ottobre 2012
Eisner è uno che mestiere non fa fumetti, ma capolavori, ci stanno quelli come lui, e che dire, fuoriclasse per definizione. Fagin l’ebreo è un’altra, ennesima, delizia dell’autore newyorchese, grandioso il progetto, deliziosa la realizzazione, fantastico il disegno. E partiamo da progetto, si inizia dall’idea stessa dell’ebreo cattivo, Fagin per l’appunto, riprodotta secondo il canone di Dickens in Oliver Twist. Un immagine che si è stagliata non solo nelle menti dei lettori del capolavoro dell’inglese, ma nell’immaginario collettivo. Sguardo cattivo, mani adunche, puzza di sudore e cattiveria endogena. Eisner risponde alla lui, come sempre fa quando tocca le tematiche legate al suo popolo, con grande raffinatezza partendo dal concetto stesso di uomo, anzi portandolo alle sue estreme conseguenze. E trasforma l’aguzzino in vittima, basta ripercorrere la storia dell’uomo che fu bambino. Il disegno, estremamente semplice, rende un servizio eccellente alla storia. Ma, come detto all’inizio, se si è fuoriclasse lo si è e basta. O no?

Recensione del 22 luglio 2020
Ogni volta che rileggo un libro di Eisner rimango incantato, le storie, il tratto. Fagin è il cattivo ebreo raccontato da Charles Dickens in Oliver Twist: un simbolo del male, una caratterizzazione tipica della figura dell’ebreo nella letteratura contemporanea. Eisner inverte i ruoli e rende Fagin il protagonista della storia ed allora il povero Oliver si trasforma nel collega delle sventure del povero ebreo, trasformato dalla vita nel simbolo del male. Il padre di Fagin viene ucciso in una bettola ma lui trova una famiglia che lo accoglie come un figlio. Ma rimane un ebreo ed allora innamorarsi della figlia dell’uomo che lo ha accolto lo condanna ad una nuova povertà, al reato, alla galera, alla deportazione. Ed il resto della vita di Fagin è miseria e crimine, i valori dell’uomo verranno man mano mortificati dalle esigenze della quotidianità e dalle pessime frequentazioni degli ambienti che frequenta. Ed è così che Fagin diventa l’aguzzino di Oliver Twist, che trova nella salvezza nelle sue origini, mentre l’ebreo chiuderà la propria esistenza condannato, impiccato e gettato in una fossa comune. L’intelligenza con cui Eisner dà la sua lettura del capolavoro di Dickens è fine, superare i limiti dei luoghi comuni è la testimonianza di una resistenza attiva nel difendere la dignità di un popolo; del suo popolo. ( )
  grandeghi | Dec 1, 2015 |
Yep Fagin the Jew is the one that you perhaps read about in Oliver Twist. We learned about what could have been his life before the novel, what happened to lead Fagin to his fate ?
And there is the "What If" question. What if Fagin had made the right decision at the pivotal moment of his life, what would it have been like ?

It address the question of nature versus nurture.
It's a good graphic novel, the theme is bleak BUT the end gives us hope.

It's, I think, a fair account of how prejudices can mercilessly destroy lifes ... ( )
  electrice | Mar 6, 2013 |
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Will Eisnerautor primaritotes les edicionscalculat
Vlek, RonaldTraductorautor secundarialgunes edicionsconfirmat

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Wikipedia en anglès (1)

Comics luminary Will Eisner takes on literary giant Charles Dickens, in this fascinating retelling of the life of Oliver Twist's Fagin! Imagining Fagin's impoverished childhood in the slums of London and his initiation into the criminal underworld, Eisner's story counters the anti-Semitism of Victorian literature as his gorgeous brushwork creates an evocative portrait of the era. Now with Eisner's previously unused full-color cover art! Foreword by Brian Michael Bendis! Introduction by Dickens scholar Jeet Heer!.

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