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To the Heart of the Nile: Lady Florence Baker and the Exploration of Central Africa (2004)

de Pat Shipman

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2306117,270 (3.78)11
The events of Florence Baker's life read like a novel. Born in the 1840s into an aristocratic family who were all murdered in the Hungarian revolution, Florence fled to the Ottoman empire with her nurse. She was next heard of living in a harem, barely in her teens. In 1859 she was presented at auction, and it was in this most unlikely of settings that she met her soulmate Sam Baker, a wealthy English adventurer whose geographic discoveries proved crucial to England's understanding of the African landscape. Saving her from slavery, Sam offered his paramour much more a life of danger, excitement and passion exploring the uncharted interior of Africa in search of the source of the Nile. Florence's early life. Sam and Florence were to suffer years of deprivation and conflict with local tribes before their amazing fortitude brought ultimate victory. Sam named the source of the Nile Albert N'yanza, after the Queen's consort. But a larger challenge awaited them: winning acceptance in polite Victorian society. from beneath the shadow of her more famous husband. It is the story of a remarkable woman, of an extraordinary love affair, but also of the golden age of exploration. Reconstructed through journals, documents, maps and photographs, it chronicles the life of a tenacious, compassionate and unlikely explorer a woman who stood alongside some of the toughest men in history to face the unknown.… (més)
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  nossanna | Nov 9, 2019 |
I had problems with this book. The way it talked about people's emotions, and the look on their faces, etc. is clearly a product of the author's imagination. I think this is a huge problem with a nonfiction book, even literary nonfiction. ( )
  dcoward | Mar 15, 2016 |
Un romanzo storico e una biografia (o un saggio) sono due generi che non condividono lo stesso registro. Il romanzo storico è essenzialmente una narrazione di fantasia basata su fatti (o contesti) storici reali. Possono trattare personaggi completamente invetati che agiscono in un determinato periodo storico o possono trattare di personaggi strorici realmente esistiti. In entrambi i casi vengono attribuiti ai protagonisti visioni, parole, sentimenti e sensazioni che possono non avere riscontro nella realtà. Ovviamente un buon romanziere cercherà di documentarsi con particolare attenzione onde evitare anacronismi e contraddizioni o approsimazioni. Se sarà particolarmente fortunato (e bravo) potrà accedere a documentazione come diari e lettere e basarsi su di esse per costruire la psicologia del personaggio, nel caso esso sia realmente esistito.
La Shipman, tuttavia, essenzialmente ha scritto una biografia, colmando i vuoti con sporadiche vicende romanzate e dialoghi, a sua detta, plausibili. Fino al cuore del Nilo è inclassificabile: non è un romanzo storico, perché largamente basato su dati oggettivi, fatti registrati, voci di diario e carteggi. Non è neanche una biografia puntuale a causa dell'inserzione di eventi narrativi. E' sostanzialmente un minestrone. In più la lettura è disturbata continuamente dalla presenza di note (in appendice per giunta), spesso indicanti essenzialmente bibliografia e non esplicazioni veramente interessanti per il lettore medio (significati delle parole arabe o di particolari contesti culturali ad esempio), che probabilmente le salterà completamente. Una delle abilità del romanziere storico è implementare informazioni di quel tipo dentro la narrazione. La Shipman non ci riesce. Cosa emerge? L'Africa delle grandi esplorazioni, quella di Burton e Speeke, di Livingston e Stanley. Emergono due personaggi veramente notevoli e moderni, Florence e Sam Baker. Che tengo a sottolineare non sono invenzioni né tantomeno reinvenzioni (narrative, come si confa ai romanzi del genere, basti ricordare il meraviglioso Ramses di Jacq, un personaggio letterario ricalcato su un personaggio storico esistito) di Pat Shipman. Quindi Fino al cuore del Nilo altri non è che un calderone malriuscito di ciò che vorrebbe essere ma non è. Consigliato sull'argomento il bel film misconosciuto Le Montagne della Luna. ( )
  Zeruhur | May 26, 2012 |
Un romanzo storico e una biografia (o un saggio) sono due generi che non condividono lo stesso registro. Il romanzo storico è essenzialmente una narrazione di fantasia basata su fatti (o contesti) storici reali. Possono trattare personaggi completamente invetati che agiscono in un determinato periodo storico o possono trattare di personaggi strorici realmente esistiti. In entrambi i casi vengono attribuiti ai protagonisti visioni, parole, sentimenti e sensazioni che possono non avere riscontro nella realtà. Ovviamente un buon romanziere cercherà di documentarsi con particolare attenzione onde evitare anacronismi e contraddizioni o approsimazioni. Se sarà particolarmente fortunato (e bravo) potrà accedere a documentazione come diari e lettere e basarsi su di esse per costruire la psicologia del personaggio, nel caso esso sia realmente esistito.
La Shipman, tuttavia, essenzialmente ha scritto una biografia, colmando i vuoti con sporadiche vicende romanzate e dialoghi, a sua detta, plausibili. Fino al cuore del Nilo è inclassificabile: non è un romanzo storico, perché largamente basato su dati oggettivi, fatti registrati, voci di diario e carteggi. Non è neanche una biografia puntuale a causa dell'inserzione di eventi narrativi. E' sostanzialmente un minestrone. In più la lettura è disturbata continuamente dalla presenza di note (in appendice per giunta), spesso indicanti essenzialmente bibliografia e non esplicazioni veramente interessanti per il lettore medio (significati delle parole arabe o di particolari contesti culturali ad esempio), che probabilmente le salterà completamente. Una delle abilità del romanziere storico è implementare informazioni di quel tipo dentro la narrazione. La Shipman non ci riesce. Cosa emerge? L'Africa delle grandi esplorazioni, quella di Burton e Speeke, di Livingston e Stanley. Emergono due personaggi veramente notevoli e moderni, Florence e Sam Baker. Che tengo a sottolineare non sono invenzioni né tantomeno reinvenzioni (narrative, come si confa ai romanzi del genere, basti ricordare il meraviglioso Ramses di Jacq, un personaggio letterario ricalcato su un personaggio storico esistito) di Pat Shipman. Quindi Fino al cuore del Nilo altri non è che un calderone malriuscito di ciò che vorrebbe essere ma non è. Consigliato sull'argomento il bel film misconosciuto Le Montagne della Luna. ( )
  Zeruhur | May 26, 2012 |
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The events of Florence Baker's life read like a novel. Born in the 1840s into an aristocratic family who were all murdered in the Hungarian revolution, Florence fled to the Ottoman empire with her nurse. She was next heard of living in a harem, barely in her teens. In 1859 she was presented at auction, and it was in this most unlikely of settings that she met her soulmate Sam Baker, a wealthy English adventurer whose geographic discoveries proved crucial to England's understanding of the African landscape. Saving her from slavery, Sam offered his paramour much more a life of danger, excitement and passion exploring the uncharted interior of Africa in search of the source of the Nile. Florence's early life. Sam and Florence were to suffer years of deprivation and conflict with local tribes before their amazing fortitude brought ultimate victory. Sam named the source of the Nile Albert N'yanza, after the Queen's consort. But a larger challenge awaited them: winning acceptance in polite Victorian society. from beneath the shadow of her more famous husband. It is the story of a remarkable woman, of an extraordinary love affair, but also of the golden age of exploration. Reconstructed through journals, documents, maps and photographs, it chronicles the life of a tenacious, compassionate and unlikely explorer a woman who stood alongside some of the toughest men in history to face the unknown.

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3.5 1
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